L’INTERVISTA AL FOTOGRAFO – Lorenzo Berni

I matrimoni sono per Vignamaggio una vera finestra sul mondo: la villa si apre e si agghinda con fiori freschi e decorazioni per l’occasione; Per qualche ora, i giardini si popolano di invitati, amici, risate e vestiti da sera. Dopo il tramonto la campagna si anima a ritmo di  brindisi, musica e danze. Vignamaggio rimarrà per sempre il luogo di questo momento magico, custode dei loro ricordi e di questo giorno importante.

L’altro “custode” del matrimonio per eccellenza, è sicuramente il/la fotografo/a dell’evento: discretamente deve sapere cogliere sguardi, immortalare momenti, interpretare l’estetica degli sposi, riconoscere gli scorci più belli e muoversi con nonchalance a una festa in cui non conosce (quasi) nessuno.

Un lavoro interessante, che abbiamo cercato di  capire meglio intervistando Lorenzo Berni in occasione del matrimonio tra Kate & Francesco.

Lorenzo, come hai conosciuto Vignamaggio?

Ho conosciuto  Vignamaggio grazie alla sposa Kate che mi ha parlato del luogo dove avrebbe celebrato il suo matrimonio con Francesco.
In realtà posso dire di aver avuto la fortuna di riconoscere Vignamaggio grazie a Kate;  parlandomi della location mi ha detto che la villa era stata anche set per un famoso film, “Much ado about nothing” e mi chiedeva se lo conoscevo. Il film in questione lo conoscevo eccome, l’ho visto più volte (adoro le atmosfere e il racconto che fa della Toscana attraverso le immagini) ed era per me una notizia bellissima poter seguire un matrimonio nei luoghi che hanno ispirato Branagh per tradurre in film l’opera di Shakespeare.

Matrimonio: cosa ti piace del tuo lavoro e cosa invece ti mette in imbarazzo.

La cosa che più mi piace del mio lavoro è la possibilità preziosa di dare “voce” a un evento che segna l’inizio di una nuova famiglia. La trovo una cosa di grande bellezza, di responsabilità e di impegno. Entro nella vita di persone che decidono di fare un passo importante che non può mai essere ritenuto scontato.

La cosa più bella per me è far parte di questo evento testimoniandolo, lasciando poi che il racconto prenda forma tramite le immagini, coglierne l’essenza, raccontarla. Aggiungo che chiaramente un’altra cosa che amo del mio lavoro è la possibilità di viaggiare e conoscere posti meravigliosi; assumere quella logica del viaggio dove ogni momento ha una validità particolare lo trovo molto affine al mio lavoro.

Per quanto riguarda l’imbarazzo posso dirti che sono imbarazzato quando gli sposi mi chiedono di fare un selfie con loro! Non è che non lo faccio e non ho niente contro i selfie, ma mi imbarazza la richiesta fatta, sarà la situazione ed il fatto che in quel momento mi vedo sempre come un osservatore esterno.

Scene da dimenticare rimaste impresse?

Recentemente ad un matrimonio un invitato, a fine serata, ha abbracciato la sposa e ha iniziato a sollevarla (con un certo disappunto di lei), mentre faceva questo ha perso l’equilibrio ed ho assistito alla caduta di entrambi.  Fortunatamente ne è uscita senza graffi ma solo un bel pò scossa.

Scene che ti hanno toccato e che non hai dimenticato.

Ci sono nella mia mente tanti abbracci, dimostrazioni di affetto, sorrisi liberi che mi hanno profondamente toccato. Forse uno di quelli ai quali sono più affezionato è l’abbraccio carico di fiducia in un leggero abbandono della foto che ti allego dove la sposa si lascia andare abbracciando la sua testimone appena conclusa la sua preparazione.

Macchina fotografica scarica al taglio della torta? Raccontaci un aneddoto divertente.

Uno dei momenti più divertenti che mi è capitato, due volte, è stato vedere lo sposo alle prese con il nodo della cravatta che mi guarda sconsolato e arriva a chiedermi: “Ma tu sto coso lo sai fare?”.

Lì ho ringraziato mio nonno che mi ha insegnato e, anche se da tempo non lo faccio tutti i giorni, ho potuto essere d’aiuto. Mi diverte, sarà perché davo per scontato che tutti sapessero farsi il nodo alla cravatta.

Immaginiamo che ci sia una città, una regione, un posto che continueresti a fotografare all’infinito senza stancarti mai. Puoi dirci qual è e perché.

Recentemente con la mia ragazza abbiamo visitato il Portogallo e siamo stati due volte a Lisbona. Se dovessi scegliere, in questo momento, ti direi il Portogallo e forse in particolar modo Lisbona. La trovo carica di una poesia incredibilmente intensa e tesa tra malinconia e esuberanza.

lisbona

Alcuni fotografi prediligono soggetti ad altri: animali, esseri umani, paesaggi, torte o oggetti d’arredo. Parlaci del tuo lavoro e quali sono i soggetti che istintivamente ritrarresti più spesso.

Il mio soggetto principe è l’essere umano, la mia curiosità si rivolge principalmente alle persone, ai comportamenti, agli sguardi e all’espressione che rivelano. In relazione al mio soggetto principe ho iniziato a sviluppare un’attenzione e una cura verso i dettagli e verso l’ambiente che lo circonda contestualizzando sempre più i miei soggetti.

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Puoi scegliere 3 fotografie da postare sul nostro blog che più ti rappresentano. A te la scelta.

La scelta di sole tre foto non è facile, però eccole. Direi che sono quelle che più mi rappresentano ad oggi.

La prima è un momento insieme di grande intensità che ho colto nella sessione fotografica fatta con gli sposi. Generalmente le mia ricerca è per momenti liberi da costrizioni che possono derivare dalla paura di “mettersi in posa” per questo amo seguire naturalmente anche questa sessione cercando di lasciar parlare le luci e la coppia, è una vera e propria ricerca che mi ha portato a questo scatto.

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Nella seconda intravedi il mio grande amore per la geometria e le luci. Eravamo in un luogo incantevole sul lago di Lecco; In quel momento ero affascinato dalla struttura in legno e stavo osservando i ragazzi in un momento insieme, distanti dal pranzo. Mentre li osservavo ho visto il sole farsi spazio tra le nuvole e presentare quella fantastica luce sul lago.  Un momento meraviglioso.

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La terza risale a qualche matrimonio fa e ogni tanto torno a guardarla in quanto rappresenta un momento colto di forte intimità tra la sposa pronta e la sua migliore amica e testimone. Un attimo di abbandono che ho intravisto tra la porta semiaperta. Nel loro sorriso rivedo una grande serenità, un momento di compimento come quando senti che tutto intorno a te ti vuole bene e sei pronto a muoverti sicuro verso ciò che ti aspetta, qualcosa che hai cercato, qualcosa che hai voluto.

E ora torniamo al matrimonio di Kate & Francesco, occasione nella quale ci siamo conosciuti. Le tue tre foto preferite.

La prima è la bellissima vista degli sposi dal loro tavolo. È tutto così perfetto e bello.

04.Kate

La seconda è un attimo decisivo colto, quando si baciano una volta proclamati sposi.

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La terza è il cammino insieme. Adoro Villamaggio con quei colori e loro al centro dell’immagine, così teneri e stretti a passeggio insieme per una nuova vita.

06_Kate_Cammino insieme

Per vedere altre foto di Lorenzo, potrete consultare il suo sito internet  

 www.berniphotography.com

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